Trattamento del testosterone negli uomini anziani: implicazioni cliniche e domande ancora non risolte sul testosterone

Una diminuzione della concentrazione di testosterone circolante in molti uomini anziani è un biomarcatore e possibilmente un fattore che contribuisce alla salute.

La concentrazione di testosterone a bassa circolazione è stata associata a malattie cardiovascolari, riduzione della cognizione, rischio di fratture e anemia.

Tuttavia, studi randomizzati controllati con placebo sono essenziali per chiarire i benefici e i possibili rischi del trattamento con testosterone negli uomini senza ipotalamo, ipofisi o malattia testicolare.

I test del testosterone (T-Trials) erano un insieme coordinato di studi che, in seguito a un rapporto screening-iscrizione di 65: 1, assegnava a caso 790 uomini di età pari o superiore a 65 anni che avevano una concentrazione basale di testosterone inferiore a 9,54 nmol / L e sintomi compatibili con l’ipogonadismo, ma nessuna patologia dell’asse ipotalamo-ipofisario-riconoscibile riconoscibile, al testosterone transdermico giornaliero o al placebo per 12 mesi. Nella sperimentazione principale, il trattamento con testosterone ha comportato un modesto beneficio per la funzione sessuale, mentre gli altri esiti primari di vitalità e funzione fisica non sono stati raggiunti.

I dati provenienti da sottoprogrammi concomitanti hanno sollevato una possibile preoccupazione sui cambiamenti nel volume della placca coronarica, hanno mostrato un effetto neutro sulla memoria e altre funzioni cognitive e hanno rivelato miglioramenti nella densità minerale ossea volumetrica e nell’anemia.

Sebbene non sufficienti a modificare l’equilibrio clinico esistente, i T-Trials hanno fornito nuovi dati sostanziali sui risultati specifici degli organi per il trattamento con testosterone negli uomini anziani. Ulteriori studi clinici sono necessari per determinare se il trattamento con testosterone si tradurrà in risultati di salute valutati per il paziente e per chiarire gli effetti sul sistema cardiovascolare.

 

Fonte dell’articolo :

https://doi.org/10.1016/S2213-8587(17)30416-3

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