Placche Fibrotiche Peniene

Gentile dott. A. Militello, Faccio seguito al precedente quesito del 31/10/2018 riguardo le placche fibrotiche peniene. Dopo aver effettuato due sedute di onde d’urto senza nessun beneficio, ho effettuato 15 sedute di ionoforesi con il farmaco Verapamil (Isoptin fiale 5 mg) di 30 minuti ciascuna. Al momento sto ancora assumendo degli integratori (peiromev plus e sursum). Il dolore riferito nel precedente quesito si è notevolmente ridotto, ma la placca sub-glandulare si è consolidata molto e si è sviluppata verso la zona uretrale invadendo anche una porzione del setto, mentre le altre due porzioni dorsali (una nella zona ventrale e l’altra nel terzo distale) per il momento sono in fase statica ma abbastanza rigide. Ho effettuato anche una RM peniena e dello scavo pelvico, con e senza mezzo di contrasto; dal referto per ora non sono emerse placche calcifiche anche se l’incurvatura dell’asta verso l’alto adesso è di circa 20°. Avrebbe altro da aggiungere oltre a quello che ho fatto sia come terapia orale che fisica? C’è un modo per rallentare o tamponare lo sviluppo delle suddette placche? Oppure devo solo aspettare e verificare i danni una volta stabilizzata la malattia? Se pensa di poter avere delle alternative a quanto per ora già affrontato, posso prenotare una visita con lei, nonostante viva abbastanza lontano dalla sua città. Ringraziandola anticipatamente, porgo cordiali saluti

Risposta

salve, l’unica alternativa attuale è il trattamento con fattori di crescita cosiddetta prp, non ci sono ancora dati statistici che ci dicono in che percentuale ci sia la risposta anche se le risposte attuali dei pazienti sono molto confortanti, di contro il prezzo elevato