Milano, [31 08 24] – Recenti evidenze scientifiche pubblicate nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism offrono rassicurazioni fondamentali per gli uomini che affrontano l’ipogonadismo e considerano la terapia sostitutiva con testosterone (TRT). I risultati di un’importante serie di studi, incluso il TRAVERSE Trial, confermano che la TRT non aumenta il rischio di cancro alla prostata, una delle principali preoccupazioni che hanno spesso frenato l’adozione di questa terapia.
L’ipogonadismo, caratterizzato da una carenza di testosterone, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita degli uomini, causando affaticamento, depressione, diminuzione della massa muscolare e riduzione della libido. La TRT rappresenta una soluzione terapeutica efficace, ma il suo utilizzo è stato a lungo dibattuto a causa dei timori riguardanti possibili effetti collaterali a lungo termine, in particolare il rischio di sviluppare cancro alla prostata.
Tuttavia, lo studio pubblicato ad agosto 2024 ha fornito dati robusti e convincenti. Il TRAVERSE Trial ha seguito migliaia di uomini con ipogonadismo per diversi anni, confrontando gli effetti della TRT con un gruppo di controllo trattato con placebo. I partecipanti sono stati selezionati con cura per escludere coloro che presentavano un rischio elevato di cancro alla prostata, assicurando così una valutazione accurata della sicurezza della TRT.
I risultati chiave del TRAVERSE Trial includono:
- Assenza di Aumento del Rischio di Cancro alla Prostata: L’incidenza di cancro alla prostata di alto grado e di altri tipi di tumori prostatici è risultata bassa e statisticamente non significativa tra i gruppi trattati con testosterone e placebo.
- Nessun Peggioramento dei Sintomi Urinari: La TRT non ha provocato un aumento dei sintomi urinari, che sono spesso associati all’iperplasia prostatica benigna (IPB). Anzi, i risultati indicano che i sintomi del tratto urinario inferiore non sono peggiorati durante il trattamento.
- Sicurezza del PSA: Sebbene sia stato osservato un lieve aumento dei livelli di antigene prostatico specifico (PSA) nel primo anno di trattamento, questo non ha avuto conseguenze cliniche rilevanti. Il monitoraggio regolare del PSA ha permesso di mantenere la sicurezza senza necessità di interventi invasivi.
Questi risultati sono particolarmente rassicuranti per i pazienti che possono beneficiare della TRT. Essi indicano che, con un’adeguata selezione dei pazienti e un monitoraggio continuo, la TRT può essere somministrata in sicurezza, senza aumentare il rischio di sviluppare cancro alla prostata o altre complicazioni a lungo termine.
Commento del Dr.Andrea Militello: “Sono estremamente soddisfatto dei risultati di questo studio, che confermano ciò che molti di noi hanno osservato nella pratica clinica: la TRT, quando correttamente gestita, è una terapia sicura ed efficace. Questo comunicato serve a rassicurare sia i pazienti che i colleghi medici sulla validità della TRT come trattamento sicuro per l’ipogonadismo, senza i timori infondati legati al cancro alla prostata.”
Informazioni sullo Studio: Il TRAVERSE Trial è stato condotto su larga scala e ha incluso un ampio numero di partecipanti, rendendolo uno dei trial più completi e rappresentativi mai condotti sulla TRT. La pubblicazione di questi risultati nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism aggiunge ulteriore credibilità alle conclusioni raggiunte.
Conclusioni: Con queste nuove evidenze, la TRT emerge come una terapia sicura per gli uomini con ipogonadismo, eliminando le preoccupazioni legate al rischio di cancro alla prostata. Si invita pertanto i pazienti che soffrono di questa condizione a consultare il proprio medico per discutere i benefici della TRT, valutando insieme le migliori opzioni terapeutiche disponibili.