Per valutare le differenze su esiti oncologici e funzionali della nefrectomia parziale laparoscopica (LPN) rispetto alla nefrectomia parziale robotica (RPN) per tumori renali pT1a vi presento un lavoro
MATERIALI E METODI:
Tra il 2006 e il 2016, è stata eseguita una revisione retrospettiva di 42 pazienti sottoposti a LPN (n = 20) o RPN (n = 22) dallo stesso chirurgo. I pazienti sono stati abbinati per sesso, età, indice di massa corporea (BMI), punteggio dell’American Society of Anaesthesiologists (ASA), lato del tumore, punteggi RENAL e PADOVA, esiti peri-operatori e post-operatori.
RISULTATI:
Non ci sono state differenze significative tra i due gruppi rispetto al sesso del paziente, età, indice di massa corporea, punteggio ASA, lato tumori, punteggi RENAL e PADOVA. Il tempo operativo medio per RPN era 176 vs 227 minuti per LPN (p = 0,001). Il tempo di ischemia calda era simile in entrambi i gruppi (p = 0,58). La perdita ematica stimata (EBL) era più alta nella LPN. Non c’era alcuna differenza significativa con la creatinina preoperatoria e postoperatoria e la variazione percentuale dei livelli di eGFR. Solo un caso in LPN aveva margini chirurgici positivi.
CONCLUSIONI:
La nefrectomia parziale robotica è una procedura di sviluppo, tecnicamente fattibile e sicura per i tumori renali di piccole dimensioni. Inoltre la nefrectomia parziale robotica è un’operazione paragonabile e alternativa alla nefrectomia parziale laparoscopica, che fornisce risultati oncologici e funzionali equivalenti, oltre a risparmiare tessuto marginale più sano e una sutura più facile e veloce.
Per approfondire :
Arch Ital Urol Androl. 2017 Jun 30;89(2):93-96. doi: 10.4081/aiua.2017.2.93.
Comparison of robotic and laparoscopic partial nephrectomy for small renal tumours.
Simsek A1, Yavuzsan AH, Colakoglu Y, Atar A, Sahin S, Tugcu V.