DALLE PIANTE UNA SPERANZA CONTRO L’EIACULAZIONE PRECOCE

Colpisce un italiano su tre, ma solo il 10% affronta il disturbo. Le recenti terapie si concentrano sull’efficacia dei rimedi naturali

Solo in Italia coinvolge almeno un uomo in età fertile su tre, sia giovani che uomini in età più avanzata: è l’eiaculazione precoce. Un problema però ancora troppo sottovalutato: secondo recenti stime, neanche il 10% di chi ne soffre cerca di affrontare questo disturbo.

Adesso, una nuova speranza può arrivare dalle piante: assunto sotto forma di integratori, un mix di sostanze – formato da alcune conosciute come la valeriana insieme ad altre meno note come la griffonia (Griffonia Simplicifolia) o la passiflora – potrebbe infatti rivelarsi un trattamento contro l’eiaculazione precoce non solo efficace ma anche privo di effetti collaterali di rilievo.

Lo conferma il dott. Andrea Militello, andrologo e urologo: «Nella mia esperienza professionale ho avuto modo di sperimentare l’efficacia di alcuni trattamenti naturali» spiega l’esperto, perfezionato in Ecografia specialistica e Urodinamica, nonché specialista in Fisiopatologia della riproduzione umana «come ad esempio integratori alimentari a base di piante come griffonia, valeriana, passiflora, particolarmente indicati nella cura dell’eiaculazione precoce».

Dott. Militello, perché l’eiaculazione precoce è così diffusa?
«Nella percezione maschile della sessualità, spesso questa viene considerata soltanto in base a parametri come il tempo e la durata dell’atto sessuale; in realtà si tratta di una definizione piuttosto riduttiva. Il problema dell’eiaculazione precoce, infatti, è soprattutto una questione di mancanza di controllo sull’eiaculazione».

Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?
«Le cause possono essere di natura psico-affettiva, organica o neuroendocrina. Nel primo caso, i fattori scatenanti possono essere i più svariati: ansia, paura di perdere il controllo, paura del rifiuto, incapacità di comunicare, rapporti sessuali noiosi o frettolosi, stress. Le cause di natura organica comprendono problematiche legate a infiammazioni, infezioni delle vie urinarie, o il frenulo corto. Infine, recenti studi in materia hanno evidenziato che spesso l’eiaculazione precoce è di natura neuroendocrina: bassi livelli di serotonina sono correlati alla difficoltà di controllare lo stimolo eiaculatorio».

C’è poi la questione dell’ansia…
«Assolutamente: l’eiaculazione precoce è legata in maniera significativa alla cosiddetta ansia da prestazione. La precocità innesca l’ansia e l’ansia innesca la precocità: un vero e proprio circolo vizioso che concorre a mantenere il disturbo».

Come si può risolvere il problema?
La prima cosa importante da fare è parlarne serenamente con uno specialista andrologo che, con una attenta valutazione, potrà identificarne la causa e quindi il trattamento adeguato. Oggi esistono valide terapie che possono risolvere la maggior parte dei casi»

È possibile utilizzare le piante come alternativa o integrazione ai farmaci?
« Sì, laddove non ci siano compromissioni di natura organica, alcuni rimedi naturali possono rivelarsi utili nell’alleviare i sintomi dell’EP.  Nella mia esperienza professionale ho avuto modo di sperimentarne l’efficacia: la griffonia è ricca di 5-HTP (5-idrossitriptofano), aminoacido naturale precursore della serotonina, mentre sia la valeriana che la passiflora hanno un effetto calmante e agiscono bene sull’ansia da prestazione. Sono quindi rimedi particolarmente indicati nel trattamento dell’eiaculazione precoce e, a differenza dei farmaci, privi di effetti collaterali. Di solito i primi risultati si notano dopo alcuni giorni: il ciclo di terapia consigliato dura almeno un paio di mesi ».

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