La cromatina spermatica condensata è un prerequisito per il concepimento naturale. Alcuni studi hanno suggerito la prevalenza di difetti di condensazione della cromatina in casi di teratozoospermia con anomalie della testa; al contrario, studi precedenti hanno dimostrato il suo verificarsi anche negli spermatozoi morfologicamente normali.
Lo scopo di questo studio era di confrontare i difetti di condensazione in correlazione con anomalie della testa tra diversi gruppi di maschi subfertili e il suo impatto sul tasso di fecondazione nelle procedure di riproduzione assistita. L’analisi ultrastrutturale degli spermatozoi mediante microscopia elettronica a potrebbe facilitare una valutazione approfondita della morfologia degli spermatozoi.
Difetti di condensazione nucleare (%) negli spermatozoi sono stati analizzati in 666 soggetti, e il suo effetto sul tasso di fertilizzazione è stato analizzato in 116 casi di iniezione di spermatozoi intracitoplasmatici e di IVF e 90 spermatozoi.
Non c’era alcuna correlazione di difetti di condensa con anomalie della testa (%). Il test t di Student non ha mostrato cambiamenti significativi nei valori medi dei difetti di condensazione nei campioni di sperma anormali rispetto al gruppo normale. Difetti di compattamento del DNA sono stati osservati anche negli spermatozoi normali, che erano associati negativamente al tasso di fecondazione della fecondazione in vitro (p <0,01), ma il risultato dell’iniezione intracitoplasmatica dello sperma non è stato modificato.
Lo studio ultrastrutturale ha rivelato caratteristiche morfologiche dello sperma in altezza, ampiezza e viste tridimensionali in immagini di microscopia a forza atomica che presentano topografia di superficie, proprietà di rugosità della testa e disposizione compatta di mitocondri su assoneme con profilo di altezza su scala nanometrica. Nelle forme patologiche, la ruvidità della superficie e lo spessore del nucleo erano più alti dei normali spermatozoi.
Quindi, la percentuale di spermatozoi normali con difetti di condensazione potrebbe essere un fattore predittivo per il tasso di fecondazione nella fecondazione in vitro.
Da diverse forme di nucleo nell’imaging AFM, si potrebbe prevedere che la modellatura nucleare difettosa potrebbe ostacolare l’attività di alcune proteine ​​/ motori biologici, quelli che regolano il sistema di Golgi che si diffonde sulla teca peri-nucleare.